Perché è importante ben posizionarsi nella SERP
Quando si comincia a scrivere un articolo, uno dei principali obiettivi da perseguire è che questo sia non solo raggiungibile attraverso i motori di ricerca (Google, Bing, etc.), ma riesca anche a posizionarsi tra i primi risultati della SERP (Search Engine Result Page).
Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che, data una keyword, il solo 1° risultato di ricerca riceve ben il 33% dei click e che più del 90% degli utenti non va oltre la 1° pagina di risultati.
Stando così le cose, l’ottimizzazione SEO delle pagine web diventa fondamentale, così come fondamentale è il costante monitoraggio del posizionamento del proprio sito.
Sono molte le piattaforme online che permettono di tracciare la posizione di un sito all’interno della SERP, ma non tutte offrono la possibilità di farlo anche da dispositivo mobile.
Giorni fa ho scoperto SERPmojo, la app che, data una o più keyword, permette di verificare la posizione occupata dal proprio sito nelle SERP di Google, Yahoo! e Bing.
Vediamo insieme come funziona e quali possibilità offre all’utente…
SERPmojo: il keyword tracker sempre con te
Una volta scaricata ed installata sul proprio dispositivo Android, SERPmojo si presenta con un’interfaccia essenziale, all’interno della quale vengono mostrati i dati relativi al monitoraggio:
Nel mio caso, ad esempio, ho impostato SERPmojo in modo tale che tenesse sott’occhio il posizionamento nella SERP di bennaker.com in base ad alcune keyword di mio interesse (“bennaker”, “come condividere musica su instagram”, “come scaricare gif da twitter”, etc.).
Dominio e keywords rappresentano i due elementi fondamentali sui quali SERPmojo struttura la sua analisi ed entrambi possono essere agilmente inseriti tramite la funzione “Add URL”.
Da notare che in questa fase è possibile specificare anche la localizzazione, ovvero la lingua dei motori di ricerca in cui SERPmojo deve verificare il posizionamento del sito.
Questo perché i risultati di ricerca dati da Google.it sono diversi di quelli forniti da Google.com o Google.fr ed è quindi importante specificare sempre il Paese di proprio interesse.
Impostato il tutto, un tap sul simbolo della spunta provvederà a salvare quanto avete specificato, dando così inizio all’agognato e indiscutibilmente utile monitoraggio.
Come leggere i dati di SERPmojo
Tornando alla dashboard di SERPmojo, si noti che ad ogni riga della griglia corrisponde una keyword, mentre ad ogni colonna è associato un motore di ricerca tra Google, Yahoo! e Bing.
I numeri posizionati all’incrocio di tali informazioni rappresentano la posizione occupata dal sito all’interno della SERP. Nel caso della keyword “come scaricare gif da Twitter”, ad esempio, bennaker.com risulta essere il 1° risultato su Google, nonché il 2° su Yahoo! e Bing.
Le frecce arancioni, invece, stanno ad indicare se, rispetto all’analisi precedente, il posizionamento del sito è migliorato (freccia in su) o peggiorato (freccia in giù).
Un’informazione, questa, che vi sarà utile per valutare l’andamento del vostro sito e se le modifiche che via via apporterete hanno avuto un effetto positivo o meno sull’indicizzazione.
Gli analytics: monitoriamo lo storico di una keywork
Prima di salutarci, diamo uno sguardo agli analytics, ovvero alla schermata attraverso la quale è possibile avere una panoramica dell’andamento del sito rispetto ad una specifica keyword.
In questo screenshot, ad esempio, potete vedere come tra il 6 e l’11 gennaio, per la keyword “come scaricare gif da Twitter”, bennaker.com sia passato dalla 2° alla 1° posizione su Google:
Un grafico estremamente semplice, che però col passare del tempo vi fornirà un quadro sempre più chiaro ed articolato della situazione, dandovi modo di ragionare sul piano SEO.
SERPmojo PRO: cosa offre e quanto costa
Quello che abbiamo visto fino ad ora è ciò che possiamo fare con la versione gratuita di SERPmojo (scaricabile qui), la quale, ricordo ancora una volta, è disponibile solo per Android.
Se però avete esigenze di monitoraggio leggermente più “spinte” e potete investire 4,99€, il mio consiglio è quello di acquistare la versione PRO della app, la quale prevede:
In fine, se volete saperne di più su SERPmojo, vi invito a visitare il sito ufficiale.
Alla prossima!
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L' autore dell'articolo SERPmojo: l’app per tracciare il posizionamento del proprio sito è Simone Bennati del blog Bennaker.com. È dunque necessario ottenere il suo consenso prima di pubblicare questo contenuto altrove.